Lisbona – Passeggiando con Fernando Pessoa incontro Josè Saramago

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Tanti anni fa ho visto il film Sostiene Pereira, con uno strepitoso Marcello Mastroianni, ambientato a Lisbona nel 1938 e mi sono innamorata perdutamente di questa città così mi sono letta Lisbona – Quello che il turista deve vedere e mi sono innamorata anche dello scrittore Pessoa così ho letto anche L’anno della morte di Ricardo Reis che…

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Passeggiando con Pessoa

Tanti anni fa ho visto il film Sostiene Pereira, con uno strepitoso Marcello Mastroianni, ambientato a Lisbona nel 1938 e mi sono innamorata perdutamente di questa città. Così mi sono letta Lisbona – Quello che il turista deve vedere e mi sono innamorata anche dello scrittore Pessoa. Così ho letto anche L’anno della morte di Ricardo Reis che Saramago gli ha dedicato… e finalmente sono partita per un week end lungo di settembre alla ricerca di quello struggimento che mi aveva sedotta 20 anni prima…!
Ho trovato quello che cercavo ma anche molto di più: giornate di sole ancora estivo che mitigava il vento che dall’Oceano Atlantico, dove sfocia il fiume Tejo, arrivava passando per l’ampia Praca do Comercio con la sua scultura di bronzo di Giuseppe l, re del Portogallo all’epoca del tremendo terremoto del 1775. Per commemorare la rinascita della città fu eretto nel 1873 lo splendido arco di trionfo che mi introduce a Rua Augusta, la via pedonale più lunga di Lisbona affiancata da splendidi palazzi antichi ed innumerevoli ristoranti di pesce che espongono la loro merce fresca come fosse un museo.

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Mangiare portoghese

Uno dei piatti più gustosi è quello del Camarao Mozambique (dal nome di una delle ex colonie Portoghesi), un piatto di gamberetti speziati serviti con una salsa all’aglio e spolverati di fresco e profumatissimo coriandolo spezzato.
Il riso è un prodotto molto utilizzato nella cucina portoghese e la ricetta tipica che ho provato è l’Arroz de Marisco, un piatto a metà strada fra il cremoso risotto italiano e la più asciutta paella spagnola. Viene preparato con molluschi, crostacei e verdure, prima di essere servito fumante, con una spolverata di prezzemolo tritato. Altra variante portoghese è il riso al pomodoro con sardine.
In un paio di occasioni passeggiando in questa via ho mangiato dei meravigliosi suppli di baccalà e il dolce tipico conosciuto come Pasteis de Belem, per la famosissima Pasticceria di Belem che ne produce in quantità industriali: sono piccole tortine di sfoglia friabile farcite con un dolce ripieno di crema e spolverizzate con zucchero, o con cannella a cui anche io che non sono affatto golosa, non ho potuto resistere!

 

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Incontrare Saramago

Lisbona mi cattura con i  suoi colori netti ma  con tutte le sfumature possibili del blu e dell’azzurro  del cielo e dell’acqua che ritrovo sulle pareti delle case decorate con gli azulejos, ma anche con i suoi  palazzi storici come la Casa dos Bicos del 1500, che ospita la Fondazione di Josè Saramago, e il cui nome vuol dire “dei becchi” dalla forma dei mattoni della facciata  che riprendono quella dei diamanti dell’architettura rinascimentale italiana ma  incorpora anche finestre e portali in stile manuelino.

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La crociera sul Tago

Decido per una crociera sul fiume Tago perché voglio arrivare dall’acqua a vedere la Torre di Belem, di cui vi racconto in modo approfondito in un altro articolo (Torre di Belem) e l’impatto visivo è davvero emozionante: la torre a forma di stivale non solo è uno dei simboli di Lisbona ma l’armonia delle proporzioni colpisce al primo sguardo!
Proseguo per il Monasteiro dos Jeronimos, che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e rimango affascinata dalla sua imponenza e dalla esuberante decorazione di ispirazione orientale tipica dello stile manuelino che ritrovo in tutta Lisbona.
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Il Castelo de Sao Jorge

Dopo averla vista dall’acqua voglio vedere questa meravigliosa città dall’alto e così vado al Castelo de Sao Jorge che sorge in cima ad una collina da cui si gode uno dei più bei panorami con vista sul fiume e della parte bassa di Lisbona. Probabilmente questa zona fu il primo insediamento e i resti più antichi risalgono all’età moresca, verso il 1100.

L’area del castello è di forma quadrata e originariamente era completamente circondata da un muro che racchiude il castello vero e proprio, alcune costruzioni (comprese le rovine del Palazzo Reale), giardini con variopinti pavoni e una larga piazza con terrazze panoramiche. L’entrata principale della cittadella è costituita da un cancello del XIX secolo con lo stemma del Portogallo, che dà accesso alla piazza principale  decorata con vecchi cannoni e una statua di bronzo di Re Alfonso Enrico, che liberò il castello.

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L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi. (Marcel Proust)

Suggerimenti utili

 

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