Cuccette per signora

Cuccette per signora

Cuccette per signoraCuccette per signora
di Anita Nair
Neri Pozza, Le tavole d’oro
2009

Stazione ferroviaria di Bangalore, India. In un vagone letto si intrecciano le vite e le storie di sei donne. Akhila, la protagonista, una donna di 45 anni che ha preso in mano le redini della famiglia alla morte del padre, divenendo l’uomo di casa.

Dopo aver rinunciato a realizzare la propria vita sente che è arrivato il momento di vivere il suo grande sogno: salire su un treno gloriosamente sola, sistemarsi in una delle cuccette riservate alle signore e partire alla volta di una meta lontana, il paesino in riva al mare di Kanyakumari. Con le cinque donne del suo scompartimento si crea subito una profonda intimità  e l’ascolto di storie diverse: Margaret Shanti, professoressa di chimica, che identifica e classifica le persone associandole ad un elemento chimico, vittima e succube del presuntuoso marito, di cui diventa poi carnefice; Marikolanthu con una vita tribolata e terribile che ha scoperto sulla sua pelle che le “donne sono forti. Le donne possono fare tutto, bene quanto gli uomini. Le donne possono fare molto di più. Ma una donna deve cercare dentro di se’ quel filone di forza. Non si manifesta naturalmente da solo”. Nelle confidenze sussurrate durante la lunga notte Akhila cerca una risposta alle domande che la turbano da quando era bambina, gli stessi dilemmi che caratterizzano il viaggio intrapreso da ogni donna nella vita: può una donna restare single e felice, o ha bisogno di un uomo per esserlo?

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