Giordania: la magia della notte nel deserto, l’esperienza del massaggio arabo, l’accoglienza ecosostenibile: uno sguardo femminile sul vicino oriente

Il viaggio raccontato

Questo viaggio vi porterà alla scoperta delle gemme più belle della Giordania, sia naturali che storiche. È stato pensato con un’attenzione particolare ai noi donne viaggiatrici.

Il primo giorno visiterete le rovine di Amman, l’antica Filadelfia dei romani, dove incontrerete una cooperativa di donne giordane, ottimo esempio di come si articola la condizione femminile in un Paese musulmano, dove i due terzi delle persone laureate sono donne. Concluderemo la giornata con un ottimo massaggio arabo in hotel.

Il giorno seguente vi recherete a Jerash, il sito romano più importante del Paese, definito da molti la ‘Pompei del Medio Oriente’ per la stupefacente estensione e qualità delle sue rovine. Rientrati ad Amman sperimenterete una lezione di cucina dove, in un contesto piacevole e familiare, vi potrete divertire nella preparazione di ottime specialità della cucina medio orientale.

Il viaggio prosegue con la visita al Monte Nebo, meta di pellegrinaggio anche di diversi papi, di Madaba, con un’opera musiva unica, e, percorrendo la Strada dei Re, attraverserete lo spettacolare Wadi Mujib per arrivare a Kerak, l’imponente castello che racconta la grande epopea storica dei crociati. Soggiornerete in un comodo ‘Ecolodge’ incastonato nel magnifico scenario degli aridi monti di questa regione. E ora… Petra! Dedicherete gran parte della giornata alla scoperta di un sito mozzafiato. Nessun racconto potrà prepararvi alla meraviglia che si mostrerà ai vostri occhi. La sera, nella quiete dell’hotel, sarete raggiunte da una decoratrice di henna professionista, che adornerà le mani di noi viaggiatrici con i suoi magici segni.

Giordania deserto del wadi rum foto di Konstantinos Kaskanis Unsplash

Dopo Petra… non finirà lo stupore: l’esplorazione del deserto del Wadi Rum, luogo di bellezza mistica e ricco di vicende storiche. È considerato uno dei deserti tra i più spettacolari al mondo. Incontrerete i beduini che lo abitano, gente fiera ma ospitale, e sorseggerete del tè alla menta insieme a loro. Dormirete in una tenda tradizionale, dotata di servizi igienici, allestita in un confortevole e ben allestito campo fisso: un luogo ideale per godere di una notte nel deserto con le sue stelle. Da qui raggiungerete il Mar Morto, scoprendone i litorali biancheggianti circondati da monti dal colore intenso, e godrete di un meritato relax in un bellissimo hotel con ogni tipo di trattamento di benessere. Potrete fare l'esperienza di terapie che utilizzano sali particolari, materia prima unica di questo luogo situato a 400 metri sotto il livello del mare.

Giordania Mar Morto foto di Itay Peer Unsplash

Chi lo desidera può estendere il viaggio con un soggiorno sul Mar Rosso, in un hotel che dispone di una Spa riconosciuta tra le migliori del medio oriente. La vostra spiaggia si affaccia sui coralli della famosa barriera corallina, un tripudio di colori e vita marina e una zona marina protetta.

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1° giorno | Volo per Amman

Per raggiungere Amman, capitale della Giordania, vi aspetterà all’aeroporto il nostro corrispondente locale. Sarete accompagnate all’Hotel Kempinski Amman (*****), dove cenerete. La Kempi Spa del Kempinski Hotel Amman dispone di tre sale per trattamenti, una sauna e un bagno turco per un’esperienza di completo relax. Il trattamento più famoso di questa Spa proviene direttamente dal cuore del Mar Morto, realizzato con gli scrub a base di fango e sale marino.

Giordania Amman foto di yeswanth M Unsplash

2° giorno | Amman e Iraq Al-Amir (cooperativa femminile)

Dopo la prima colazione andrete alla scoperta di Amman, una città conosciuta fin dai tempi biblici come Rabbath-Ammon e successivamente, durante i periodi greco e romano, come Filadelfia. Sotto la dominazione romana Filadelfia acquistò notevole importanza, diventando capoluogo della provincia di Arabia. Il punto più interessante è l’antica Cittadella romana, posta su una collina che domina il centro della città, dove si trova anche un piccolo ma interessante museo archeologico. Camminando tra le attraenti rovine ammirerete i resti del tempio di Ercole e del Palazzo Omayyade, la cui costruzione fu iniziata nel 720 d.C. utilizzando strutture romane preesistenti e incorporando un’intera strada colonnata. Ospitava la sede degli uffici amministrativi e dei quartieri residenziali privati del governatore di Amman. Ai piedi della cittadella, ricavato nel fianco della collina, sorge il grande teatro romano, tutt’ora utilizzato: venne costruito nel II secolo d.C. e può ospitare fino a 6000 persone. Dopo la visita lascerete la città per dirigervi a Iraq Al-Amir, tra i monti del Wadi Al Seer, dove avrete modo di scoprire diverse grotte utilizzate fin dall’Età del Bronzo e i resti di un palazzo ellenistico, Qasr al Abd. Qui ha sede la società solidale femminile di Iraq Al-Amir, una cooperativa nata circa vent’anni fa con lo scopo di rendere le donne giordane economicamente indipendenti ed allo stesso tempo valorizzare le tradizioni locali. Un bell’esempio di progetto di sviluppo sociale! Pranzerete con loro e scoprirete le loro varie attività: produzioni con tessuti, ceramiche e carta. Rientrate in hotel godrete (incluso nei servizi del viaggio) di un bellissimo massaggio rilassante prima della cena.

Giordania cooperativa Iraq Al-Amir

Giordania Jerash foto di Hisham Zayadnh Unsplash

3° giorno | Amman: escursione a Jerash e lezione di cucina

Dopo colazione raggiungerete il sito archeologico di Jerash, tra i più interessanti del Medio Oriente. La città di Jerash (il cui nome antico era Gerasa) fu fondata tra le fertili colline di Gilead attorno al 170 a.C., in epoca ellenistica: i reperti più antichi risalgono al neolitico, dal 6500 a.C., e attraversano tutte le epoche della storia antica della Giordania, dal periodo greco a quello degli omayyadi. L’età d’oro fu quella del dominio romano, quando Gerasa fu anche capitale di una provincia dell’impero e parte della Decapoli, una dinamica lega commerciale tra le dieci città greco-romane della Transgiordania. Vera metropoli dell’antichità, era una città costituita di edifici decorati con marmo e granito e, favorita dalla posizione privilegiata adiacente alle vie commerciali nabatee, divenne una delle città più ricche di tutto l’Impero Romano. Le rovine di questo magnifico periodo sono ottimamente conservate. In quella che era la sua parte centrale si trovano splendidi monumenti quali l’Arco di Adriano, costruito per festeggiare l’arrivo dell’imperatore, il grandioso Foro Ovale, il cui perimetro è ancora cinto dai colonnati, un ippodromo e due teatri, il Cardo Massimo, arteria principale della città di cui rimangono molte colonne e la Via Sacra che porta al Tempio di Artemide, oltre al tempio di Zeus e vari edifici con mosaici pavimentali. Dopo quest’epoca di splendori Gerasa incontrò il declino con la conquista islamica, e nell’VIII secolo venne distrutta da disastrosi terremoti. Le grandiose rovine rendono pienamente l’idea di quella che fu l’antica gloria di questo luogo. Passeggiando dall’arco con cui la città onorò la visita dell’imperatore Adriano, ammirandone i teatri e i templi e percorrendone i colonnati del cardo e lo stupendo foro ovale, si comprende la ragione per cui Jaresh è considerata oggi la “Pompei del Medio Oriente”.
Rientrate ad Amman visiterete l’affascinante quartiere di Jebel Al Weibdeh, per partecipare a una lezione di cucina sulle specialità giordane, che poi gusterete come cena.

4° giorno |Amman – Monte Nebo – Madaba – Kerak – Feynan (Ecolodge)

Questa interessantissima giornata inizia con una visita al Monte Nebo, alto circa 800 mt., il punto più alto della catena dei monti Moabiti e il sito più venerato della Giordania. Viene indicato nei testi biblici come il luogo della morte e sepoltura di Mosè, ed è sempre stato centro di culto e pellegrinaggi. Hanno visitato questo luogo anche Papa Wojtyla nel 2000 e Papa Benedetto XVI nel 2009. I cristiani bizantini vi edificarono una piccola chiesa a base quadrata, dalla quale poi si sviluppò un complesso più ampio formato da una basilica e vari edifici monastici. Attualmente la chiesa, il Memoriale di Mosè, è sotto la tutela della Custodia Francescana di Terra Santa. Vi si trovano interessanti mosaici e, oltre alla tranquilla bellezza del sito, colpisce il grandioso panorama che si apre verso Gerusalemme.

Giordania mappa di Madaba Wikimedia Commons

Da qui vi sposterete alla vicina Madaba, dove nella chiesa greco-ortodossa di San Giorgio si ammira il celebre mosaico che raffigura una mappa della Palestina. Originariamente composto da 2 milioni di tessere di pietra colorata, lungo più di 16 metri e alto circa 6, raffigurava un territorio vastissimo, dal delta del Nilo fino al Libano, un capolavoro di geografia biblica dove viene indicato il percorso per raggiungere Gerusalemme attraverso le 150 località abitate dalle 12 tribù d’Israele. Del mosaico originale sono sopravvissute solo delle parti, sufficienti però per poterne apprezzare la qualità dell’esecuzione e la precisione geografica.

Continuerete il viaggio seguendo l’antica Strada dei Re, che transita per la parte alta dello spettacolare Wadi al-Mujib, tra le maggiori attrazioni naturali della Giordania, fino ad  arrivare al castello di Kerak. L’imponente roccaforte crociata fu costruita nel 1142 sulla sommità di un colle sopra l’omonima cittadina, e costituisce un esempio del genio dell’architettura militare crociata. Interessanti da visitare anche le buie parti coperte, esplorando il labirinto di sale dal soffitto a volta, i lunghi corridoi interni e le prigioni. Il più famoso tra gli occupanti di Kerak fu Rinaldo di Chatillon, un personaggio noto per la sua brutalità. Sfidò l’Islam nell’intento di conquistarne i suoi luoghi più sacri, Mecca e Medina, ma nel 1187 subì una terribile sconfitta e fu decapitato per mano di Saladino. Da allora iniziò il declino della fortuna dei crociati, e il forte di Kerak capitolò alle truppe musulmane già l’anno successivo.

ecoProcederete da qui per Feynan, dove alloggerete in un confortevole Ecolodge di sole 26 camere situato tra i monti desertici che si affacciano verso la Valle del Giordano. Riconosciuto come uno dei 25 migliori ecolodge al mondo dal National Geographic Traveler Magazine, il pluripremiato Feynan Ecolodge a energia solare offre l’eco-esperienza più avanzata della Giordania, resa possibile dalla partnership con la Royal Society for the Conservation of Nature, una ONG giordana dedicata alla protezione dei più bei paesaggi naturali del Regno. Qui, sullo sfondo del glorioso paesaggio desertico, vi rilasserete nei silenziosi cortili e terrazze alla luce di candele, consapevoli che il vostro viaggio in Giordania è socialmente e ambientalmente responsabile.

Giordania Petra foto di Ahmad Qaisieh Unsplash

5° giorno | Feynan – Petra

Dopo colazione lascerete il Feynan Ecolodge per intraprendere un bel percorso verso sud, tra le spettacolari montagne di questa regione, fino a Petra, dove vi dedicherete alla visita dell’antica città. Fondata intorno al III secolo a.C., Petra è scavata nella pietra arenaria, una roccia policroma che assume un intenso color ruggine con striature rosse, verdi, grigie, gialle e una vasta gamma di sfumature intermedie. Nell’antichità fu una città edomita e poi divenne capitale dei natabei, un industrioso popolo arabo che si stabilì nel sud della Giordania prima dell’era cristiana. Dalla loro base nascosta tra i monti i natabei dominarono le vie dei commerci, imponendo pedaggi e dando rifugio alle carovane cariche di spezie e sete indiane, avorio africano e pelli di animali. Il Regno Natabeo durò per centinaia di anni, e Petra fu ammirata per la sua raffinata cultura, architettura e l’ingegnosa complessità delle dighe e dei canali d’acqua. Con l’imperatore romano Traiano, Petra perse la sua indipendenza e successivamente fu praticamente abbandonata, diventando un rifugio per gruppi di famiglie beduine. Entrò così nell’oblio e la sua ubicazione rimase sconosciuta agli studiosi fino al 1812. Si accede alle rovine percorrendo uno stretto canyon che sfocia in una valle scolpita tra torreggianti pareti di roccia dai colori intensi, dove le facciate degli edifici rupestri testimoniano la ricchezza dell’antica capitale. La zona archeologica è molto vasta: vi si trovano circa 800 resti tra palazzi, tombe rupestri e templi, inclusa una parte romana con il foro, i colonnati e un teatro scavato nella montagna. Quello che colpisce maggiormente, però, è la combinazione armoniosa di forme naturali, i colori delle rocce e gli edifici scavati nelle falesie. Giunti in fondo al foro romano, chi lo desidera potrà salire a piedi fino al monte del grande tempio chiamato “Il Monastero”, una delle opere più stupefacenti di Peta che offre panorami straordinari verso il deserto. Per questa salita è possibile noleggiare un tranquillo mulo, da montare condotti dal proprietario, o fare un giro in mongolfiera.

Terminata la visita alloggerete all’Hotel Sella, dove sarete raggiunte da una donna esperta nel disegno fatto con l’henna, l’affascinante decorazione orientale che potrete sperimentare sulla vostra pelle!

Giordania Henna foto di Lanty Unsplash

Per chi fosse interessato, a Petra vi è la possibilità di provare uno specialissimo bagno turco o recarsi alle rovine di Petra in visita notturna.

6° giorno | Petra – Wadi Rum

Dopo colazione partirete per il grandioso deserto di Wadi Rum, la zona più spettacolare del vasto deserto meridionale e una delle aree desertiche più belle al mondo. “Vasto, echeggiante e divino”, così lo definì Lawrence d’Arabia, che qui trascorse parecchio tempo durante la rivolta araba. Utilizzando dei fuoristrada inizierete con l’esplorazione della parte del deserto meno frequentata, tra dune di sabbia rossa e falesie che si ergono verticali anche per mille metri, formando alcuni strettissimi canyon che nascondono fonti di acqua perenne, e formazioni scolpite dal vento che creano archi di roccia. Raggiunto uno dei punti più spettacolari del deserto farete una breve passeggiata e lungo il percorso incontrerete alcune tende di beduini, dove è possibile fermarsi per degustare un ottimo tè. Pranzerete in un campo tendato. Nel pomeriggio continuerete le esplorazioni con un ampio circuito in jeep che si estende alle aree meridionali.

Ci si accomoda per la notte e la cena nel comodo campo attrezzato Sun City; per chi fosse interessato, oltre alle comode tende tradizionali beduine dotate di servizi, questo campo offre anche tende geodetiche “Martian Dome”, dotate di pannelli trasparenti, ideali per osservare le stelle nella notte.

Giordania Sun City Camp Wadi Rum

Giordania deserto del wadi rum foto di Juli Kosolapova Unsplash

7° giorno | Wadi Rum – Grotta di Lot – Mar Morto

La mattina del settimo giorno partirete dal campo tendato di Sun City per raggiungere la spettacolare costa del Mar Morto. Lungo il percorso sosterete nella località di Ghor Safi, dove si trova la Grotta di Lot: qui, secondo la tradizione, le figlie di questo personaggio biblico avrebbero trovato rifugio a seguito della distruzione di Sodoma e Gomorra.

Arriverete così al Mar Morto. Questo vasto e splendido specchio d’acqua è il punto più basso della Terra, e per via dei sollevamenti tettonici non ha uno sbocco verso il Wadi Araba ed il Mar Rosso a sud. L’elevatissima evaporazione porta ad una continua precipitazione di sale sulle spiagge che lo circondano, creando un paesaggio di particolare bellezza, con spettacolari panorami su grandi scogliere biancheggianti di sale e montagne calcaree color aragosta, uno scenario praticamente immutato dall’antichità, grazie anche alla scarsa presenza di abitanti. Alloggerete all’hotel Kempisnki Dead Sea (*****) che el offre un ampio insieme di trattamenti terapeutici termali e per il benessere.

Giordania Mar Morto foto di Itay Peer Unsplash

8° giorno | Mar Morto

Giornata totalmente dedicata a un meritato relax!

Per chi rientra:

9° giorno | Mar Morto – Amman e volo di rientro

Dopo la colazione ci si reca all’aeroporto di Amman, per imbarcarsi sul volo di rientro.

Per chi prolunga il viaggio:

9° giorno | Mar Morto – Aqaba, Mar Rosso

Dopo colazione si parte verso sud per Aqaba, accompagnati da un autista che parla la lingua inglese (se necessario è possibile richiedere anche una guida che parla l’italiano). Il viaggio richiede circa tre ore e mezza. La costa a sud di Aqaba fino ai confini con l’Arabia presenta spiagge sabbiose e scogliere coralline tra le più pulite del Mar Rosso, rinfrescate da una persistente brezza proveniente dal nord e circondate da montagne che cambiano colore col muoversi del sole. La zona offre un tratto di barriera corallina considerato tra i più belli del Mar Rosso, tanto che è stato istituito un parco per proteggerla: l’Aqaba Marine Park. Le caratteristiche fisiche della barriera la rendono facile da esplorare, e lungo buona parte della costa sale gradatamente fino a riva. Alloggerete presso l’hotel Movenpick Resort and Spa Tala Bay (*****). Oltre a una sauna, un bagno di vapore e una piscina idromassaggio con lucernario, la Zara Spa Tala Bay offre strutture termali di alta qualità. L’ area spa e benessere di 1.200 mq comprende 11 sale nelle quali è possibile usufruire di un’ampia varietà di trattamenti e terapie che impiegano una combinazione di tecniche tradizionali e moderne, utilizzando ingredienti naturali e locali che riflettono la cultura e l’ambiente naturale della Giordania. Godrete anche di strutture termali e “docce emozionali”, che incorporano luci colorate e fragranze personalizzate.

Giordania Mar Rosso foto di Francesco Ungaro Unsplash

10° giorno / 11° giorno | Aqaba – Mar Rosso

Giornate di relax! Sono incluse colazioni e cene. Nel corso del soggiorno chi è interessato potrà effettuare alcune escursioni, visitando la città di Aqaba o la storica Isola dei Faraoni, chiamata dai crociati Ile de Graye: dista circa 17 km di navigazione da Aqaba e qui si può godere di bellissimi coralli e di una ricca fauna marina, immergendosi nelle sue acque con maschera e pinne.

12° giorno | Aqaba, volo di rientro

Dopo colazione ci si reca all’aeroporto di Aqaba, per imbarcarsi sul volo di rientro. Solitamente il rientro è via Amman, ma esistono anche altre opzioni.

Per approfondire… Petra


Petra, Jordan | Civilisations – BBC Two
la Giordania nella mappa del mondo

Per approfondire… l’henné

henne sulle mani di una sposa foto di Khadija Yousaf Unsplash

Durante il viaggio avrete la possibilità di farvi un tatuaggio con l’henné (mendhi), ma prima di vivere questa esperienza è interessante conoscere le origini di questa tradizione, antica quasi quanto l’umanità.
Le popolazioni dell’area sahariana utilizzavano l’henné a scopi medicinali e per la decorazione della pelle in occasione di feste e eventi sacri. Fu utilizzata anche in Mesopotamia, e successivamente dagli Ebrei e dagli Egiziani: pare che i capelli della mummia di Ramesse II siano stati tinti con questa pianta. Alcuni testi assiri del VII secolo a.C. descrivono i preparativi di matrimonio di una giovane donna i cui palmi delle mani vengono colorate con l’henné.
Il mehndi rat (letteralmente il rito del mehndi) divenne una tradizione indiana a partire dal XII secolo. È da allora che, alla vigilia del matrimonio, un’anziana dipinge le mani della futura sposa con il mehndi, mentre le altre donne della famiglia e della tribù stanno loro accanto, donando preziosi consigli sulla vita di coppia.

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