È un film wuxia del 2004 diretto da Zhang Yimou.
Il Wǔxiá letteralmente “eroe marziale”, è un ampio genere letterario cinese moderno nato all’inizio del XX secolo che racconta le avventure di eroi marziali della tradizione cinese. Nonostante formalmente il genere wuxia sia moderno, il termine è stato retroattivamente applicato anche alla tradizione narrativa precedente da cui discende e che risale fino al periodo degli stati combattenti. Sebbene sia tradizionalmente una forma letteraria, la sua popolarità si è diffusa in altre forme artistiche come l’opera cinese, i manhua, film, serie televisive e videogiochi. È un componente della cultura popolare cinese in molte comunità di lingua cinese in tutto il mondo.
Gli eroi dei racconti wuxia non servono un signore, o un’autorità militare, né appartengono alla classe aristocratica ma spesso alle classi sociali inferiori. Di solito legati a un codice cavalleresco che richiede loro di mettere riparo ai i torti, combattere per la giustizia, eliminare gli oppressori e vendicare i crimini passati.
La foresta dei pugnali volanti è ambientato nell’anno 859; durante la dinastia Tang, in Cina, si forma un’organizzazione di ribelli, conosciuta come l’alleanza dei Pugnali Volanti. È composta da rivoluzionari, abili guerrieri ed assassini, che si oppongono all’imperatore, ritenuto per la sua inettitudine colpevole della decadenza e della corruzione che attanaglia il paese. Questi ribelli, che rubano ai ricchi per dare ai poveri, ottengono sempre più il favore da parte del popolo. Si sospetta che Mei, una danzatrice cieca da poco giunta in una casa di piacere detta Padiglione delle Peonie e straordinariamente esperta nelle arti marziali, possa essere la figlia scomparsa del capo di questa setta. Così viene arrestata ed imprigionata dai soldati dell’imperatore…