Il viaggio
Il viaggio che ho immaginato per voi ha una narrazione fortemente spirituale ed emozionale. Partendo da Delhi visiterete le città sacre all’induismo, al buddhismo al sihkkismo, e vivrete l’esperienza davvero unica di yoga e meditazione in uno dei più interessanti Ashram di Rishikesh. Con il treno arriverete a Haridwar, o Porta degli Dei: una delle sette città sacre secondo la mitologia indù, dove si narra che gli dei abbiano lasciato le loro impronte. I suoi frequentatissimi ghat si illuminano ogni sera alla luce delle candele, e si riempiono di voci di famiglie in preghiera durante la puja serale.
Da qui vi trasferirete alla città tempio di Rishikesh, nell'Ashram, che è il luogo di nascita dello yoga e capitale mondiale dello yoga, casa degli antichi yogi, saggi e veggenti. Soggiornerete per alcuni giorni in un vero paradiso spirituale, adagiato sulle rive sacre della Madre Gange nel grembo dell’Himalaya, per poi proseguire verso Amristar, con il suo Tempio d’Oro, uno dei luoghi magici dell’India, centro della sacralità Sikh.
Partirete poi per Varanasi, per me un luogo davvero magico e suggestivo in cui non mi stanco mai di tornare.
Raggiungerete poi Bodhgaya, uno dei quattro più importanti luoghi di pellegrinaggio buddhisti, dove si trovano l’albero dell’illuminazione del Buddha ed il tempio di Ashoka tra bellissimi Stupa.
In ogni luogo dove vi fermerete potrete godere dei massaggi con oli e profumi per rilassare e nutrire il corpo, oltre la mente…
In ogni luogo dove vi fermerete potrete godere dei massaggi con oli e profumi per rilassare e nutrire il corpo, oltre la mente…
1° giorno |volo per Delhi
2° giorno | arrivo a Delhli
Sarete accolti in aeroporto dalla vostra guida indiana (che parla italiano) per raggiungere l’Hotel Claridges, un albergo 5***** molto curato, accogliente e con una piacevolissima piscina all’aperto a temperatura controllata. Prati verdi e lussureggianti circondano l’hotel. Dopo il viaggio vi rilasserete con un tradizionale massaggio total body.
Delhi, che si estende sulle rive del fiume Yamuna, è la capitale dell’India e rappresenta l’anima di questo Paese. Il primo insediamento in quest’aerea risale al IX secolo. Si trattava della mitica città di Indraprashtra, capitale dei Pandava, gli eroi indù le cui gesta si ritrovano nel poema epico del Mahabharata. Nel periodo del feudalesimo fu governata dai Rajaput, aristocratici guerrieri musulmani. I primi imperatori Mughal scelsero Agra come loro capitale e Delhi diventò la loro sede permanente solo dopo che Shah Jahan costruì nel 1638 le mura di Old Delhi e i principali monumenti della città. Un passaggio epocale nella storia di Delhi avvenne nel 1803, quando la città cadde sotto il dominio britannico. Nel 1911 gli inglesi spostarono la capitale da Calcutta a Delhi, poiché Calcutta era una ardente sostenitrice dell’indipendenza. Il 9 febbraio 1931 il viceré inglese inaugurò Nuova Delhi su progetto di Sir Edwin Lutyens ed Herbert Baker: la nuova città comprendeva gli edifici del governo, il palazzo sede del Museo Nazionale, due chiese e gran parte delle residenze che oggi fanno parte della zona di rappresentanza. Nel 1947 Delhi è divenuta la capitale dell’India Indipendente e oggi è una curiosa miscela di scenari moderni e tradizionali: grattacieli, splendidi giardini e ampi viali alberati.
3° giorno | Delhi
La Vecchia Delhi risente ancora dell’influenza dei Moghul, conservando i loro monumenti, moschee e fortezze. Visiterete Jama Masjid (che significa moschea del venerdì), la più grande moschea dell’India: un edificio imponente, iniziato a costruire nel 1644 e terminato 14 anni dopo. L’Imperatore Shah Jahan fu il committente di quest’opera, come di altri importanti monumenti, tra cui il Forte Rosso e il Taj Mahal ad Agra. Per entrare a Jama Masjid ci sono tre grandi porte, la maggiore delle quali era riservata esclusivamente all’Imperatore. Spiccano inoltre quattro torri e due minareti, di 40 metri d’altezza, che offrono una vista panoramica sulla città. Il cortile principale della moschea misura 408 metri quadrati e il suo pavimento è realizzato in pietra rossa. Al centro troviamo una grande vasca di marmo, dove i fedeli si lavano le mani prima di pregare.
Dalla grande moschea di Delhi vi incamminerete attraverso i vicoli del centro storico in risciò. Per queste strade il tempo si è praticamente fermato centinaia di anni fa, e qui vivrete l’esperienza affascinante dei mercanti, delle piccole bancarelle di cibo e oggetti di tutti i tipi, della popolazione brulicante impegnata nelle attività quotidiane. Visiterete anche il più antico negozio di profumi dell’Asia, che vende famose fragranze essenziali come la rosa, il RuhKhus (Vetiver), il gelsomino, ecc. Fu fondato nel 1816 nella città vecchia di Delhi, prima di spostarsi nella sua attuale posizione a Chandni Chowk. Inizialmente il negozio vendeva solo essenze di fiori, ma ora è possible trovare anche saponi, bastoncini di incenso e olio profumato. Visiterete poi il Bangla Sahib Gurudwara, dedicato all’ottavo guru sikh Sri Harkishen Sahib: è la casa di culto Sikh più importante di Delhi, e si trova nel cuore di Connaught Place, immediatamente riconoscibile per la sua splendida cupola dorata e il pennone alto chiamato Nishan Sahib.
La caratteristica più interessante del Gurudwara è il Sarovar: lo stagno o vasca che ha un valore molto significativo per i devoti. La sala del Gurudwara è semplice, ad eccezione del santuario centrale aperto, coperto da una piccola cupola dorata e con una cupola in bronzo scolpito. Il Kirtan devozionale viene trasmesso continuamente in tutto il complesso ed entrando nei locali si possono ascoltare i canti e i bhajan che si susseguono incessantemente. Si può visitare il complesso principale solo a piedi nudi, coprendosi la testa e proprio qui vivrete l’esperienza di un pasto sikh condiviso con tutti i devoti!
Successivamente vi dirigerete alla Porta dell’India, il memoriale ai caduti indiani della prima grande guerra e del conflitto afgano, posto di fronte al maestoso palazzo del parlamento indiano per proseguire poi verso il Qutab Minar, la torre alta 73 metri edificata nel 1193 per commemorare la vittoria islamica, con interni decorati di calligrafia e iscrizioni di versi del Sacro Corano. Il resto della serata vi immergerete nell mercato di Connaught Place e passeggerete per le strade di Janpath, prima di tornare in hotel.
4° giorno | Haridwar
Dopo colazione, con un treno veloce partirete per Haridwar, o Porta degli Dei: una delle sette città sacre secondo la mitologia indù, dove si narra che questi abbiano lasciato le loro impronte. Haridwar è dedicata a Vishnu. È un luogo dalla forte spiritualità non solo per la presenza di templi induisti molto importanti, ma anche per il gioioso fervore religioso dei suoi frequentatissimi ghat, che ogni sera si illuminano alla luce delle candele e si riempiono di voci di famiglie in preghiera durante la puja serale. Il Ganga Aarti viene eseguito all’Har Ki Pauri Ghat di Haridwar, è uno dei più famosi. Ganga Aarti significa preghiera per il fiume Gange. Le preghiere sono dedicate agli dei e alle dee. Il fiume Gange non è solo un fiume in India, è la Divina Madre. Il fiume Gange dà vita sotto forma di acqua. La stessa acqua che rimuove i peccati quando ci situffa, e dona liberazione alle anime. Da centinaia di anni le persone considerano il fiume Gange come un fiume sacro, parte integrante della loro vita. Qui vengono a prendere moksha per i loro parenti morti e per rimuovere i loro peccati. Soggiornerete a Ganga Lahari.
5° giorno | Haridwar Giornata libera dedicate alla visita della città.
6°/9° giorno | Haridwar – Rishikesh
Dopo colazione partirete per il Parmarth Niketan Ashram di Rishikesh. Parmarth Niketan è un vero paradiso spirituale, adagiato sulle sponde sacre della Madre Gange, nel grembo della lussureggiante Himalaya. È il più grande ashram di Rishikesh, con un’atmosfera pulita, pura e sacra e giardini lussureggianti. Parmarth Niketan significa letteralmente “Una dimora dedicata al benessere di tutti”.
Rishikesh – conosciuta come la “Città del Divino” – è un centro spirituale in cui si sono riversati saggi, rishi, santi e pellegrini per millenni. Le strade della città sono fiancheggiate da vivaci mercati di arti etniche e artigianato, mercati di prodotti freschi, santuari sacri e sadhu vestiti di arancione. Poi, la strada si restringe, i mercati si fanno più radi e ci si imbatte in un ponte pedonale, sospeso in alto sul sacro fiume Gange. Mentre attraversi questo ponte, il sole che scorre attraverso il sacro Himalaya per riscaldare il tuo essere, ti sentirai come se fossi veramente tornato a casa.
Non sorprende che qui vengano attirati pellegrini da tutto il mondo. La maestosa bellezza dell’ashram, il chiaro fluire del Gange, le maestose montagne e le lussureggianti foreste abbracceranno e ringiovaniranno il tuo intero essere. L’ashram offre attività quotidiane di yoga, meditazione, satsang, preghiere universali e il suo famoso Ganga Aarti al tramonto. Ci sono anche strutture per cure naturali e cure ayurvediche nei locali dell’Ashram. Inoltre, ci sono frequenti corsi intensivi di yoga, meditazione, pranayama, gestione dello stress, digitopressione, Reiki e altre antiche scienze indiane.
10° giorno | Rishkesh – Delhi- Varanasi
Dopo la colazione vi dirigerete all’aeroporto di Delhi per imbarcarvi su un volo per Varanasi, conosciuta anche come Benares, o Kashi. Varanasi si trova sulle rive del Gange (Ganga), è la più santa delle sette città sacre nell’induismo e nel giainismo e ha svolto un ruolo importante nello sviluppo del buddhismo. È una delle più antiche città del mondo abitate ininterrottamente, e la più antica dell’India. Varanasi è spesso definita “la città dei templi”, “la città santa dell’India”, “la capitale religiosa dell’India”, “la città delle luci”, “la città del sapere” e “la più antica città vivente su terra.” Soggiornerete nel Taj Ganges, un hotel a 5***** immerso in 16 ettari di giardini tropicali: un rifugio tranquillo nell’antica città templare con una una piscina all’aperto e un centro benessere dove vivrete l’esperienza di un rilassante massaggio indiano total body per recuperare le fatiche del viaggio. La sua caffetteria Chowk propone piatti a buffet e à la carte, a base di delizie indiane, pan-asiatiche e internazionali. Il Varuna serve autentiche e raffinate pietanze indiane celebrano la cultura gastronomica piena di sentimento ispirata dai prodotti dell’orto biologico dell’hotel. Le camere sono accoglienti e ricche di tocchi di gusto indiano; ricca la colazione dove troverete tutti i prodotti di una colazione internazionale ma anche numerosissimi piatti indiani della tradizione serviti con gusto ed eleganza.
11° giorno | Varanasi
La mattina presto, dopo la colazione, partirete per un’escursione a Sarnath, a circa 10km dalla città di Varanasi. Qui si trova il parco dei cervi nel quale si dice che Gautama Buddha abbia tenuto il suo primo sermone o, in linguaggio religioso, dove mise in moto la Ruota della Legge (Maha Dharmachakra Pravartan). Contribuiscono al significato spirituale di Sarnath anche il pilastro di Ashoka e lo stupa del Dharma costruito dall’imperatore Ashoka. Il museo archeologico, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.), e il Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione: tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione.
A Sarnath ha sede l’organizzazione umanitaria Progetto Alice, fondata da Valentino Giacomin, che potrà essere visitata. Questa organizzazione svolge la propria missione mettendo a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dei villaggi una scuola non confessionale con un completo programma di istruzione ispirato ai principi di consapevolezza propri dell’insegnamento buddhista, formando anche insegnanti per la diffusione della scolarizzazione nell’India rurale.
Successivamente raggiungerete il villaggio di Lallapur, noto perché la maggior parte della gente del posto qui si dedica alla tessitura della seta. I sari Banarasi realizzati dalle vedove sono tra i più raffinati sari dell’India, e sono noti per il loro broccato o zari d’oro e d’argento, seta fine e ricami opulenti. Vengono indossati dalle donne indiane in occasione di ogni festa. Rientrerete in hotel per un pomeriggio di relax e per il massaggio completo del corpo nella spa interna dell’hotel (per le persone che non hanno fatto il massaggio il giorno precedente).
Più tardi, di sera, godrete del tramonto in barca sul Gange, e assisterete alla grande cerimonia di preghiera sui ghat del fiume per osservare l’aarati, uno splendido rito officiata dai bramini vestiti con abiti da gran cerimonia tra i suoni di campanelle e salmodie vediche, con i braceri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano i lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga. Un momento particolarmente intenso e coinvolgente, in un luogo decisamente magico che vi farà sentire trasportati in un mondo surreale, poiché dozzine di grandi lampade vengono accese e fatte oscillare a semicerchio, con inni vedici al suono di strumenti tradizionali.
12° giorno | Varanasi – Bodhgaya
Al mattino presto è previsto un giro in barca (soggetto alle condizioni meteorologiche) sul fiume Gange, per assistere ai bagnanti che al mattino si lavano nelle acque del fiume in modo rituale, alzando il viso al sole nascente e recitando il sacro mantra. Vedrete i luoghi della cremazione, in particolare il più antico, dove tra tempietti, devoti, cani randagi, bovini e altissime cataste di legna polverosa ci sono sempre un gran numero di pire accese e spesso spuntano dai vicoli delle piccole processioni che portano fin qui i defunti: si dice che in questo posto, tra i punti più sacri di tutta l’India, le pire siano al lavoro da oltre 10.000 anni!
Avrete modo di vedere anche vari templi sulla riva del sacro fiume Gange, come il Tempio Kashi Vishwanath, conosciuto come il Tempio d’Oro dedicato a Shiva, la divinità che presiede la città (l’ingresso purtoppo è vietato agli stranieri, e anche il Tempio Hanuman o Tempio delle Scimmie, ecc.). Tornerete in hotel per la colazione e, dopo una rapida rinfrescata, partirete per Bodhgaya, un luogo sereno che riecheggia di calma e intensa devozione. È il luogo di nascita del Buddismo, una città vecchia di 2500 anni ricca di numerosi templi e monasteri. All’arrivo alloggerete al Marasa Sarovar Premiere, hotel a 5***** a 4 km dal Tempio di Mahabodhi, caratterizzato da un piacevole giardino con piscine e decorato con due temi architettonici distinti e unici. Il primo è Memory, che ci si sintonizza con le radici storiche dell’architettura buddhista, ricca di dettagli in mattoni come volte, archi a sbalzo e stipiti a gradini, tutti sviluppati in uno stile visivo contemporaneo per rappresentare il presente. Il secondo tema architettonico è l’Emozione, ispirato all’ethos buddhista di semplicità, compassione e serenità. Queste emozioni si riflettono nella struttura e nella scelta dei materiali. L’architettura si dispiega in modo incantevole attraverso una serie di strati che creano dolci transizioni dall’esterno all’interno attraverso verande e aperture incorniciate. L’albero Peepal (simbolicamente Bodhi) – il simbolo per eccellenza del potere di Buddha – è visibile dall’ingresso attraverso diverse inquadrature. Qui trascorrerete il resto della giornata e se vorrete potrete godere di un massaggio rilassante nella spa.
13° giorno | Bodhgaya
Dopo colazione inizierete la visita di questo luogo straordinario: un villaggio nel cuore dell’antico regno Magadah, la terra santa del buddhismo, cosparso di templi e monasteri di tutte le tradizioni buddiste (bhutanesi, birmani, giapponesi, tailandesi, tibetani, ecc.). Inizierete con il Tempio di Mahabodhi Bodhi Tree, sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO e uno dei 4 luoghi sacri legati alla vita di Buddha, in particolare alla sua illuminazione. La storia del buddhismo narra che dopo sei anni di ricerca spirituale, Gautama interruppe la severa disciplina a cui s’era sottoposto e s’incamminò lungo le rive del fiume Nairanjana, che incornicia Bodhgaya. Qui, intorno al 500 a.C., si sedette sotto l’albero della bodhi (un ficus religiosa o pipal) ottenendo l’illuminazione completa e realizzando la mente dell’onniscienza. L’albero che vi è custodito non è lo stesso di venticinque secoli or sono, poiché la pianta originale fu sradicata dai musulmani, ma è comunque un discendente diretto nato da un pollone del pipal originario che era stato portato anticamente in Sri Lanka. Il grande stupa, chiamato Mahabodhi, si trova al centro di un magnifico parco disseminato di stupa e di stele con sculture del Buddha. Questo è il cuore del mondo buddhista, meta di pellegrinaggio ininterrotto da 2500 anni. Qui ad ogni ora del giorno e della sera si raccoglie un gran numero di devoti per le proprie pratiche: chi fa le prostrazioni, chi medita, chi recita i mantra, chi studia, chi esegue dei rituali, chi offre il Mandala, chi prega.
Visiterete poi la Grande Statua del Buddha alta 20 metri, onorata dalla presenza di Sua Santità il XIV Dalai Lama il giorno della sua inaugurazione e consacrazione, nel 1989. Le impronte dei suoi piedi sono splendidamente decorate con loti. Al termine di questa esperienza straordinaria ritornerete in hotel per la cena.
14° giorno | Bodhgaya – Patna – Delhi
In mattinata, dopo la prima colazione, partirete per l’aeroporto di Patna, per imbarcarvi sul volo per Delhi. Soggiornerete al Roseate House, hotel a 5***** vicino all’aeroporto. L’edificio è concepito come un “libro”, in cui ogni piano racconta una “storia” e ogni categoria di camera un “capitolo” che incarna una perfetta miscela di moda e funzionalità. Potrete godere di un massaggio tradizionale alla spa situata all’ultimo piano dell’hotel, con un rilassante specchio d’acqua di ciottoli al centro, quattro spaziose sale terapeutiche con un proprio bagno con doccia a pioggia, un’elegante vasca idromassaggio e una sauna a vapore.
15° giorno | Delhi – Italy
La mattina dopo colazione partenza per l’Italia, dove arriverete il giorno dopo.
Estensione facoltativa
15° giorno | Patna – Amritsar
Questo viaggio straordinario nella multiforme spiritualità indiana può continuare a Amristar, con il suo Tempio d’Oro, uno dei luoghi magici dell’India, centro della sacralità Sikh. Il fondatore Guru Nanak (1469-1539), visse qui e vi meditò a lungo; dopo la sua morte i discepoli continuarono a frequentare il luogo che in breve divenne il centro della loro religione. Nel tempio costruito sull’acqua della grande vasca è custodito il Guru Grant, il testo religioso dei Sikh, che viene recitato con toni melodiosi che pervadono lo spazio santo. Assisterete alla cerimonia del Palkhi Sahib, che si tiene ogni sera: dopo una giornata di preghiere e devozioni, viene preparata una portantina (il Palkhi) placcata di oro e d’argento ed adorna di fiori dove viene riposto su cuscini di broccato di seta il testo sacro dei Sikh, il Guru Grant Sahib, per portarlo per la notte dal tempio al trono dell’Akal Takht: il Maestro esce con il testo sacro riposto su di un cuscino sopra al proprio capo e, con grande solennità, lo ripone sul trono al canto di inni accompagnati dai tamburi.
Verrete accolti dal corrispondente locale e accompagnati all’Hotel Ranjit’s Svaasa, per una sessione di yoga o un massaggio rilassante.
Dopo la cena in hotel, verso le 21.00, vi recherete al Tempio d’Oro per assistere alla cerimonia del Palkhi Sahib, che si tiene alle 22.15.
Ogni sera, dopo una giornata di preghiere e devozioni, viene preparata una portantina (il Palkhi) placcata di oro e d’argento e adornata di fiori dove viene riposto su cuscini di broccato di seta il testo sacro dei Sikh, il Guru Grant Sahib, per portarlo per la notte dal tempio al trono dell’Akal Takht: il Maestro esce con il testo sacro riposto su di un cuscino sopra al proprio capo e, con grande solennità, lo ripone sul trono al canto di inni accompagnati dai tamburi.
16° giorno | Amritsar – Dharamsala (MacLeodGanj)
La mattina, dopo aver partecipato ad una sessione di yoga in hotel visiterete il Tempio d’Oro, uno dei luoghi magici dell’India, centro della sacralità per la religione Sikh. Le origini del luogo sono antichissime. In passato, il lago su cui sorge il tempio era immerso nella foresta ed era un luogo di ritiro e meditazione per gli eremiti; pare che lo stesso Buddha giunse fin qui. Il fondatore della religione Sikh, Guru Nanak (1469-1539), visse qui e vi meditò a lungo; dopo la sua morte i discepoli continuarono a frequentare il luogo che in breve divenne il centro della loro religione. Il Tempio d’Oro Sikh fu completato interamente nel 1601, all’epoca del sesto Guru del Sikhismo, Guru Hargobind, ma a seguito di un attacco degli Afghani dovette essere sostanzialmente ricostruito nel 1760. Fu ancora una volta seriamente danneggiato nel 1984, durante i violenti scontri tra i separatisti sikh, che vivevano nel tempio, e l’esercito indiano, che li aveva attaccati con la cosiddetta Operazione Blue Star. Il tempio è circondato da un piccolo lago d’acqua, noto come il Sarovar, che consiste di Amrit (“Acqua Santa”). Ci sono quattro entrate al tempio, che simboleggiano l’importanza dell’accettazione e dell’apertura; apparentemente, questo concetto è una reminiscenza della tenda di Abramo nel Vecchio Testamento: la sua tenda era aperta su tutti e quattro i lati al fine di poter accogliere i viaggiatori da tutte le direzioni. Nel tempio è custodito il Guru Grant, il testo religioso dei Sikh, che viene recitato con toni melodiosi che pervadono lo spazio santo, ispirando i presenti ad un’apertura spirituale. Attorno vi sono devoti e pellegrini; chi lo desidera può mangiare qui, il cibo è offerto a tutti i visitatori.
Nel pomeriggio Raggiungerete Dharamsala con un volo interno per immergervi nella cultura tibetana.
Dharamsala è uno dei luoghi più speciali e santi del buddismo, perché in questi ultimi cinquant’anni il suo tempio principale, situato nel monastero del Namgyal di fronte alla residenza di S.S. il Dalai Lama, è stato teatro del conferimento di innumerevoli insegnamenti, rituali speciali, trasmissioni delle parole di Buddha da parte di S.S. Dalai Lama.
Durante il soggiorno a Dharamsala soggiornerete al Hyatt Regency , dove ogni mattina farete l’esperienza di una sessione di yoga e meditazione e, se lo desiderate, potrete richiedere un massaggio rilassante tibetano. Nel pomeriggio visiterete il monastero di Nechung, considerato la sede dell’Oracolo di Stato e divinità protettrice di Sua Santità Dalai Lama e del Tibet. Questo luogo ha una grande importanza nella storia tibetana e nella religione buddista. Nechung ha agito come guida spirituale del governo tibetano sin dal XVIII secolo. Il supporto fisico si chiama Nechung Kuten. Quando il medium entra in uno stato di trance, la divinità protettrice prende possesso del suo corpo e dà consigli e predizioni al Dalai Lama e ai leader tibetani in esilio. Il monastero originale di Nechung a Lhasa aveva 115 monaci nel 1959, ma fu raso al suolo durante la Rivoluzione. Tuttavia sei monaci riuscirono a fuggire in India per continuare qui le complesse tradizioni della Nechung Institution.
17° giorno
Dopo la colazione e lo yoga del mattino visitere il centro studi del Mentzikhang, dove si studiano la medicina e l’astrologia tibetane. Qui è anche possibile essere visitati da un medico tibetano e chiedere il proprio oroscopo: quest’ultimo richiede poi dei tempi piuttosto lunghi per essere preparato, e vi verrà poi spedito in Italia. Assisterete agli insegnamenti con un Lama e compirete la circumambulazione (Kora) della residenza del Dalai Lama e dalla visita del tempio a lui dedicato, Tsuglag Khang.
18° giorno
Dopo colazione e lo yoga del mattino, assisterete a una cerimonia religiosa nel tempio e visiterete l’istituto del Norbulingka, situato a circa 20 km da MacLeodganj, istituito per preservare la cultura e l’artigianato tibetano. Qui si possono visitare i diversi atelier per la costruzione di statue in metallo, falegnameria, sartoria, pittura di tanka ed un piccolo grazioso museo dove sono ricostruite scene di vita nel Tibet storico con pupazzi di stoffa; il giardino è stato disegnato da un architetto giapponese. Concluderete questa straordinaria esperienza con la visita al convento di Drolma Ling, che raccoglie monache di diverse tradizioni.
19° giorno
Partenza con volo per Delhi e poi ritorno in Italia

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